Il rabbino e il commissario by Michel Bergmann

Il rabbino e il commissario by Michel Bergmann

autore:Michel Bergmann [Michel Bergmann]
La lingua: ita
Format: epub
ISBN: 9783987070655
editore: © 2023 Emons Verlag GmbH
pubblicato: 2023-05-07T00:00:00+00:00


7

Max Axelrath esce di casa e chiude scrupolosamente la porta a doppia mandata. In una mano il trasportino di Betty, nell’altra una piccola valigia e a tracolla la borsa con il notebook, percorre il vialetto lastricato fino al cancello in ferro battuto. Lo apre, passa, lo richiude tirandoselo dietro e raggiunge la sua Maserati, parcheggiata sul ciglio della strada. Apre la macchina, sistema il trasportino sul sedile posteriore, carica i bagagli su quello del passeggero, sale e mette in moto. L’auto si allontana con un possente rombo.

Il rabbino ha osservato la partenza nascosto dietro la siepe sul lato di fronte. Attraversa velocemente la strada silenziosa e spinge il cancello del giardino.

Si intrufola nella villa e chiude a chiave la porta d’ingresso. Non si sente a proprio agio in quel momento e, se non avesse il beneplacito della figlia di Ruth Axelrath, si sentirebbe ancora peggio. Anche in circostanze normali non è piacevole entrare nella casa di un defunto. Tutti gli oggetti, gli arredi e i tappeti, i libri e le cose personali sono tanti testimoni muti e inermi che registrano con diffidenza la presenza del visitatore. Tanto più se si tratta di uno sconosciuto che si è introdotto di soppiatto.

In corridoio, Henry nota due raccoglitori sopra una consolle. Sono lì in attesa che qualcuno vada a prenderli, ne è sicuro. Sul primo si legge “Ruth privato” e sul secondo “Israele”.

In cucina ci sono ancora i piatti da lavare, dettaglio che esorta alla prudenza. Probabilmente deve arrivare una donna delle pulizie che si occupi della casa mentre il proprietario è assente. E infatti, ecco sul tavolo cinquanta euro e un biglietto, scritto con una grafia chiara ed elegante.

Cara signora Grolic, starò via per due giorni. Non dimentichi di portare fuori il contenitore della carta. Grazie, Axelrath

Il rabbino si rassicura. Sono quasi le quattro di pomeriggio, ormai la signora Grolic non verrà prima di domani.

Henry Silberbaum si mette all’opera. Controlla la camera. Ogni cosa è in ordine e il letto perfettamente rifatto, come se Axelrath non avesse dormito in quella stanza. Dalla morte della moglie oppure già da prima? Bisognerà verificare. Henry si avvicina al comodino, apre il piccolo cassetto. Vede diversi medicinali e sfila un blister da ogni confezione. Poi ispeziona l’armadio. Niente abiti da uomo. I vestiti della signora Axelrath sono appesi nelle loro custodie, nella cassettiera sono suddivisi con cura scialli, camicette, maglie, calze e biancheria. Henry non trova quello che cerca.

Si sposta nel bagno.

Axelrath ha tolto tutte le creme, i cosmetici e i profumi della moglie. Sulla mensola di vetro sopra il lavandino sono rimasti solo un bicchiere e uno spazzolino da denti. Nel pensile con l’anta a specchio ci sono altri farmaci, tra cui sonniferi, statine e betabloccanti.

E nel ripostiglio una grossa scatola di cartone piena di capsule, supposte, compresse, barattoli, pomate, inalatori, granulati, cerotti, termometri. Un giorno sarà così anche a casa di sua madre, pensa Henry.

Di fronte alle scale che salgono al piano superiore c’è una porta chiusa. Manca la chiave. Il rabbino prova a guardare dal buco della serratura.



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